Esposizioni
Ci sono contesti ed occasioni in cui l’educazione di un
cane viene messa a dura prova: le esposizioni e le prove di lavoro. Qui
l’affollamento di persone e cani, le forti distrazioni della gara e le regole da
rispettare sono tali e tante che queste circostanze sono davvero un esame che
non riguarda soltanto le caratteristiche morfologiche del nostro Fido o le sue
capacità di lavoro, ma si estende alla sua educazione. A onor del vero, se nel
corso di manifestazioni cinofile dal cane si pretende il massimo della
educazione, dal suo conduttore si pretende una maggiore attenzione e un maggiore
controllo. Le carenze di educazione, in questi contesti, si pagano cari. I
regolamenti ufficiali prevedono fattispecie che consentono a giudici,
organizzatori, delegati o veterinari di escludere dalla partecipazione un
soggetto iscritto o di allontanarlo dalla manifestazione. Perciò seguite con un
occhio la gara e con un occhio Fido.
Tanto per cominciare (e questo attiene all’educazione del conduttore) al
concorso ci si dovrà arrivare con le “carte” in regola. Ricevute di pagamento
delle iscrizioni, pedigree, libretto di lavoro, certificati di vaccinazioni, e,
se il cane ha qualche difetto morfologico dipendente da un trauma e non di
natura genetica, certificato medico veterinario attestante l’origine traumatica
del difetto (per esempio, un dente mancante o una coda spezzata a seguito di un
infortunio).
Chi non è molto avvezzo ai concorsi è opportuno che legga velocemente gli
estratti dei regolamenti Enci che solitamente vengono stampati in apertura dei
cataloghi per rinfrescare la memoria delle cose da fare. Sbrigate le formalità
di segreteria, conduttori e cani devono quindi portarsi ai bordi del ring o del
campo di gara riservati alla razza o al gruppo di razze di appartenenza ed
attendere la chiamata degli assistenti di rings, muniti del libretto di lavoro,
pedigree ed eventuali certificati medici.
Durante il giudizio tutti, conduttori e cani, hanno il dovere di non disturbare,
assecondando le richieste del giudice e mettendolo nelle condizioni migliori per
giudicare. Mai un commento sul giudizio: esso è insindacabile. Per il resto,
invece, laddove ci sono fondati motivi per ritenere che qualcosa non sia andato
come prevede il regolamento (concorrenti che hanno iscritto cani in una classe
sbagliata, errori di catalogo, errori nelle assegnazioni di premi, ecc.), si può
inoltrare un ricorso scritto, ma solo nelle mani del delegato dell’Enci che è il
rappresentante e il controllore dell’Enci in ogni manifestazione cinofila
ufficiale.
Quanto ai cani è opportuno che essi giungano alle expo’ o alle prove con una
buona educazione di base. Qui una eccellente condotta al guinzaglio (a fermo e
in movimento), una pronta e sicura obbedienza ai comandi elementari, una
docilità a farsi toccare, guardare e star fermo, sono essenziali per agevolare
il compito del giudice e consentirgli di esaminare correttamente un cane. Un
cane ben educato, che sa presentarsi e farsi guardare è sicuramente
avvantaggiato rispetto ad uno che ha bisogno di essere sempre richiamato
all’ordine, che non sta mai fermo o, peggio ancora, che si dimostra insofferente
verso i suoi concorrenti quasi a dare l’impressione di ritenere il ring un suo
territorio che non va diviso con nessuno. Non avventuratevi perciò in un luogo
così affollato di persone e cani se non avete abituato il vostro Fido a
socializzare con tutti e ad assecondare a pieno e prontamente ogni vostro
…suggerimento. I concorsi sono occasioni d’incontro per gente e …cani seri.